martedì 31 gennaio 2012

Nevica! Sì, lo vedo.

Due fiocchetti striminziti di neve e tutti giù ad aggiornare gli status! Due scosse di terremoto e sti milanesi suscettibili credono stia arrivando l'Apocalisse con tutti i cavalli e i cavalieri multicolore.
Tanto stupore per nulla, mi verrebbe da dire.
Sì lo so, faccio il simpatico.
E che in realtà la neve mi piace e anche solo l'idea di restare a casa al caldo e guardarla dalla finestra mi rilassa. (In realtà ho appena chiuso le imposte e per vederla dovrei uscire fuori; ciò significa che prenderei freddo e potrei ammalarmi e magari mi salta l'ultimo esame e poi magari non mi laureo e poi, e poi sarà come morire!).
Dopo questa serie di sfortunati eventi (giuro che la smetto con queste citazioni da strapazzo!), vi comunico che andrò a farmi un thè e prenderò in mano uno dei due libri di Honorè de Balzac che ho appena comprato, rigorosamente di seconda mano, Le Père Goriot e Eugénie Grandet. A me quelle descrizioni di scene private, di vita di provincia, di sordidi intrighi familiari, di stradine dove le casette trasudano ancora ancien régime, piacciono in maniera esagerata; non posso farci niente. E' un po' come interessarsi a storie di gossip dell'Ottocento francese.
Salùt.

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