L'Autore

Gaepanz, Gaetano, potete chiamarmi come volete, tanto ho una personalità già notevolmente disturbata e multipla di mio.
Considero questo blog solo come un trampolino di lancio verso una fama millenaria di scrittore o esperto in qualcosa. L'ho aperto con nobili intenzioni, ma sempre più mi lascio andare ad esasperanti feuilleton di vita vissuta che non interessano nemmeno ai miei familiari.

Mi sono laureato in Lettere Moderne in un'università pubblica, ma avevo già alle spalle una poco utile laurea in Scienze della Comunicazione. Pezzi di carta che mi permettono di vivere facendo lavori più o meno brutti ma retribuiti. Ergo lavoro unicamente per poter mangiare e costruire la mia ascesa nel mondo che conta. Quello che viene invitato nei salotti Tv, alle presentazioni di libri o festival, che se dice che un film fa schifo molti gli credono davvero e intravedono in lui barlumi di competenza. 

Ho 25 anni e mezzo. Cioè da un po' di anni continuo a dire di avere 25 anni e mezzo ma non è completamente vero. C'è bisogno di un po' di mezzi per arrivare alla mia età; comunque diciamo che ho oltrepassato quella triste soglia dopo la quale non si gode più di sconti per il cinema o il teatro o le mostre, e per goderne nuovamente dovrò superare i 65 anni.

Se può interessare sono evidentemente più magro e asciutto della soprastante serigrafia che dovrebbe rappresentarmi: ho lasciato che l'artista che mi ha ritratto abbondasse coi chili, come il macellaio con la carne, perché io rispondo a canoni di bellezza settecenteschi. Lì sì che sarei stato un bel bocconcino.

Sono calabrese (con due b) ma trapiantato a Milano da qualche anno perché sentivo l'esigenza di scappare per i cunicoli della metropolitana, scuotere il capo quando un tram arriva in ritardo, lamentarmi della pioggia e del freddo, per mandare i soldi al paese e spacciarmi per un flâneur.

Non so di preciso cosa fare da grande. Di certo sarò famoso.

P.S. =  Per te che sei impreparato: il flâneur (e questa a col circonflesso non mi creerà pochi problemi) è il gentiluomo che nella seconda metà dell'Ottocento girovagava per città, strade e luoghi metropolitani, e osservava il paesaggio, le cose e le persone, emozionandosi. Uno sfaticato insomma. E un po' voyeur pervertito tra l'altro.

CONTATTI
Se vuoi scrivermi, insultarmi, osannarmi, regalarmi qualcosa, la mia mail è gaetano.moraca@gmail.com. Usare con parsimonia.