venerdì 8 luglio 2011

Della medietà

Ultimamente sono arrivato a questa considerazione: sono un uomo medio. Ma proprio medissimo! Non dico mediocre perchè potrebbe portare con se un'accezione dispregiativa (e il mio ego non me lo permetterebbe). Però più ci penso e più mi convinco di questa mia nuova teoria. So fare tantissime cose, lo ammetto! Ma di tutto un poco, e tutte abbastanza male; cioè non proprio in maniera encomiabile. Ecco, non eccello in niente mi sa!

Dopo aver somatizzato questa triste realtà e aver passato alcuni momenti di sconforto, mi sono calmato e l'ho accettata in maniera serena. Ho pensato: c'è chi non sa fare proprio niente, posso considerarmi un privilegiato!
Proviamo a stilare una lista: sono intonato, ma non sono proprio un portento nel canto (nonostante canti dalla mattina alla sera), so anche muovermi bene a ritmo di musica, avevo imparato la salsa, conosco a memoria mille balli di gruppo e potrei anche improvvisare qualche coreografia di Beyonce, ma mai nessuno mi ha detto che sono l'erede di Fred Astaire; poi vediamo...ecco per esempio ora dovrei essere a dormire, per alzarmi presto domani e affrontare una proficua giornata di studio vista l'imminenza del mio esame, ma non ne ho voglia! Nè di dormire ora, nè di svegliarmi presto domani, nè di studiare proficuamente. Come direbbe mio padre "mi accontento" (c'è anche da dire che per lui accontentarsi significa accettare dal 30 e lode in giù!), e ineffetti un po' è vero! Ascolto musica impegnata per un quarto d'ora e poi mi sparo qualche cantante tamarra afroamericana che raggiunge le ottave più impensabili per qualsiasi altra ugola umana. Ma mi fa stare bene, ed è questo quello che conta, no? Invece di guardare un bel film radical chic o leggere un bel libro di letteratura francese preferisco sciropparmi 4 o 5 puntate di fila del mio telefilm preferito (ovviamente parlo di Will e Grace!).

In quanto a esteriorità: velo pietoso! Altezza, anzi bassezza sotto la media, grassoccio ma nemmeno tanto (quel tanto che comunque ti fa stare male qualsiasi tipo di abbigliamento, anche l'accappatoio). Poi occhialetti da finto intellettuale, capelli che cominciano a diradarsi (vaff...), e in più atteggiamento da completo imbecille e disadattato quando si tratta di approcciare qualcuno che m'interessa. Aspetto sempre che venga qualcuno a parlarmi, così a ghiaccio rotto, posso sfoderare tutta la mia verve di cabarettista da quattro soldi.

Tengo un bloghettino, scrivo di tanto in tanto qualche racconto, ma nessuno finora ha voluto pubblicarmi niente (manco il concorso sfigato della metropolitana!). Perennemente a dieta (fasulla anche questa), strimpello male la chitarra, traduco male dal latino, insofferente verso gli ignoranti, gli snob, i maleducati, i ricchi (perchè li invidio), i finti comunisti, i secchioni, gli sporchi, gli anonimi. Strano che non mi venga più niente, forse mi sono rovinato abbastanza per stasera.

Ma cazzo, Ippolito Nievo ha potuto scrivere un romanzo di 1000 pagine su un uomo medio disadattato, ma in fondo buono che ha dato un contributo significativo alla storia d'Italia, posso esserlo anch'io! Magari qualcuno poi scriverà un romanzo su di me (bel modo di passare alla storia, in quanto implica la mia morte!). Vabbè torno alla mia vita media, bevo un po' d'acqua media e mi corico nel mio letto medio.

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